L'Aquila 29/11/2014 - Ugo Colista -
Presso la sala di Elettrofisiologia della U.O. di Cardiologia-UTIC dell’Ospedale San Salvatore di L’Aquila e’ stato impiantato il primo defibrillatore sottocutaneo privo di cateteri. Il paziente, giovane, affetto da cardiomiopatia dilatativa con ridotta frazione di eiezione, e’ stato trattato con inserzione di defibrillatore sottocutaneo, privo di cateteri, in profilassi primaria. L’efficacia dell’impianto e’ stata testata, con successo, subito dopo.
il primo impianto di defibrillatore sull’uomo, ad opera di Michel Mirowsky fu eseguito negli anni ’80. Si trattava di inserire due placche ai lati del cuore ed era necessario l’apertura del torace come un intervento di cardiochirurgia. Negli anni ’90 con la miniaturizzazione del device e la possibilita’ di dotare i cateteri di spirali, e’ stato possibile l’inserzione dei defibrillatori in sede sottoclaveare ed i cateteri per via percutanea nel cuore.
Nell’ anno 2012 e’ stato eseguito il primo impianto di defibrillatore sottocutaneo privo di cateteri e, dopo circa due anni, questa tecnologia è stata "importata" presso l’ Ospedale San Salvatore.
La terapia di profilassi della morte improvvisa generata da aritmie ventricolari minacciose si basa sull’impianto dei defibrillatori endocardici nei pazienti a rischio. E’ quindi importante la stratificazione del rischio. Con questo nuovo device e’ possibile trattare le aritmie ventricolari rischiose senza dover inserire dei cateteri nel cuore, in casi selezionati di pazienti.
Questa nuova tecnica evidenzia il profilo di eccellenza raggiunto dal reparto di Cardiologia-UTIC dell’Ospedale San Salvatore de L’Aquila per la diagnosi e la cura delle aritmie cardiache.