24-4 Ufficio stampa, Vittorio Tucceri
L’AQUILA – Scattato il progetto Asl 1 per rimuovere il velo di polvere e di oblio dall’area di Collemaggio e ridarle nuovo splendore, nel rispetto delle caratteristiche ambientali e del patrimonio storico. oggi, giovedì prossimo 24 aprile, nell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria di Collemaggio, in via Bellisari n.1, si èaperto il laboratorio progettuale (masterplan), per iniziativa dell’Azienda sanitaria e dell’Università di Bologna, che ha l’obiettivo di elaborare proposte e idee per la riqualificazione dell’ex polo ospedaliero. Il laboratorio si inquadra in un ciclo di corsi di specializzazione post laurea in bioarchitettura, promosso dalla facoltà di architettura dell’Ateneo di Bologna, a cui si sono iscritti 15 architetti, provenienti da tutta Italia. Saranno loro a elaborare proposte, da sottoporre all’attenzione della comunità aquilana, per ridare un nuovo assetto all’area con criteri ecosostenibili ed ecocompatibili. Le varie sessioni, in cui si articola il corso, saranno accompagnate da conferenze e dibattiti, con la presenza di economisti, storici, giornalisti, agronomi e altri esponenti della comunità. Lo spirito dell’iniziativa, infatti, è quello di coinvolgere la popolazione, nelle sue diverse espressioni. In particolare, l’idea di fondo è far sorgere un quartiere ecologico a Collemaggio, senza inquinamento atmosferico, dotato di spazi verdi, negozi, corsi d’acqua. L’operazione per la Asl 1 è a costo zero e, al termine del Masterplan (comprendente appunto più corsi-incontri con gli architettti), i progetti resteranno a disposizione dell’azienda sanitaria.
L’intero ciclo del masterplan si articola complessivamente in 9 sessioni di laboratorio della durata di 3 giorni ciascuna, da aprile a novembre. Oltre alla prima seduta odierna di apertura, le date successive sono: 9-11 maggio, 29 maggio- primo giugno, 13 -15 giugno, 27-29 giugno, 4-6 luglio, 12-14 settembre, 10-12 ottobre e 7-9 novembre. L’ex area ospedaliera di Collemaggio riguarda una superficie di circa 20 ettari (equivalenti a 190.000 metri quadrati) che racchiudono un sito di grande pregio per il patrimonio storico e urbanistico di l’Aquila.